Di Simone Guandalini
Il mondo della fotografia è stato interessato negli ultimi anni da una vera e propria rivoluzione. Anch’esso, infatti, come tanti altri settori della vita quotidiana, è stato influenzato dai numerosi sviluppi tecnologici che hanno modificato il nostro stile di vita. In particolare, per quanto riguarda il mondo della fotografia, il passaggio chiave è stato quello da analogico a digitale, avvenuto gradualmente a partire dalla presentazione della prima macchina fotografica digitale, nel 1975, per arrivare agli intensi sviluppi degli ultimi anni, in cui tutti noi possiamo scattare foto ovunque ci troviamo grazie ai nostri smartphone.
Ma non è sempre stato così: spesso, infatti, magari svuotando vecchi cassetti o durante un trasloco, capita di ritrovare vecchie foto scattate in formato analogico. E’ allora che riemergono vecchi ricordi, legati sia alle situazioni immortalate nelle foto, sia ad un “modo” di fotografare che ora è sempre più difficile vedere applicato. La maggiore semplicità d’uso, la possibilità di fare scatti illimitati e di modificare le foto in post-produzione oppure di inviarle immediatamente a chi si vuole, infatti, spingono ormai la quasi totalità delle persone ad optare per la fotografia digitale.
Ma, a volte, proprio il digitale può essere utile per recuperare un vecchio scatto analogico: “In caso di restauro di una vecchia fotografia – spiega Fabio Casari di Ottica Pongiluppi, attività che si occupa di ottica e fotografia con negozi a Concordia e Mirandola – noi interveniamo attraverso il formato digitale. Naturalmente, se fossimo in possesso dei negativi originali lavoreremmo più facilmente, ma siamo in grado di restaurare una foto anche partendo dallo scatto, rifotografandolo e trasferendolo su computer, dove interveniamo poi in post-produzione. In questo modo si riescono a ricostruire visi, volti oppure parti mancanti delle fotografie, rendendole gradevoli anche perché si riescono a togliere elementi spiacevoli come graffi e segni del tempo presenti sulle foto originali. Questa tipologia di lavoro ci permette di contribuire a ridare vita a ricordi familiari: noi restauriamo a colori, ma diamo anche spazio al bianco e nero. Il restauro in bianco e nero permette di avvicinarsi ancora di più alle fotografie di una volta”.
Se da un lato, dunque, il digitale può essere utile anche per restaurare vecchie fotografie originariamente scattate in formato analogico, ecco che, invece, esistono ambiti che hanno potuto prendere piede proprio a partire dalla nascita del digitale. Detto degli smartphone, un’altra tipologia di servizio molto richiesta negli ultimi tempi è quella di foto dall’alto tramite drone: “Una foto dall’alto – spiega Fabio Casari di Ottica Pongiluppi – permette di cambiare la prospettiva rispetto ai classici video e alle classiche foto: la foto col drone ha un sapore diverso. Spesso, questa tipologia di immagini, che offriamo sia in formato foto che in formato video, permette di rendersi conto di aspetti che da un’altra prospettiva non si noterebbero. E’ un servizio che ci viene richiesto sia da aziende che da privati cittadini”.
Ma, naturalmente, se la fotografia in formato analogico ha dalla sua parte il fascino della tradizione e una maggiore professionalità necessaria per l’utilizzo degli strumenti, il digitale offre tantissime altre possibilità: “Oltre che di restauri di vecchie foto, a colori o in bianco e nero, e di foto e riprese con droni – conclude Fabio Casari di Ottica Pongiluppi – sono tanti i servizi che offriamo in ambito fotografico. Per esempio, siamo attrezzati per stampe di qualità in qualsiasi formato, oppure per la realizzazione di calendari o book fotografici o per gadget personalizzati con una fotografia (ad esempio, tazze o altri oggetti di uso quotidiano), che possono essere idee per un regalo natalizio. Inoltre, offriamo, sia in negozio che a domicilio per persone che hanno difficoltà a spostarsi, il servizio di fototessere, in occasione ad esempio di rinnovo di documenti o curriculum”.