Di Simone GuandaliniI
In un’epoca dove tutto è accelerato alla velocità della luce, è utile ogni tanto fermarsi a riflettere su quante tradizioni e abitudini del nostro passato stiamo rischiando di perdere.
Tra queste, la consuetudine agli acquisti nei negozi “sotto casa”, nei cosiddetti negozi di vicinato, a cui ormai spesso si preferiscono centri commerciali o, negli ultimi anni, gli acquisti online, per la comodità, nel primo caso, di trovare tutto ciò di cui si ha bisogno in un unico posto, e, nel secondo, di ricevere ciò che si è ordinato direttamente a casa propria.
Quello che si perde, al netto di questi indiscutibili vantaggi, è, però, il rapporto umano col commerciante di fiducia, che spesso va oltre la fidelizzazione del cliente: il commerciante sa quanti figli hai, come si chiamano e ti chiede di loro, perché diventa quasi “uno di famiglia”.
Questo rapporto, oltre alla componente umana appena descritta, porta a vantaggi anche dal punto di vista degli acquisti: il commerciante conosce le esigenze del cliente e può consigliarlo al meglio sui prodotti da acquistare. Naturalmente, ad essere penalizzata è anche l’economia del territorio: con gli acquisti tramite centri commerciali o store online è, infatti, più facile premiare grandi multinazionali rispetto ad artigiani e commercianti locali.
Se nelle grandi città diventa ormai sempre più difficile incontrare realtà di questo tipo, ne esistono, invece, ancora nei paesi della Bassa modenese: questi negozi, sono, infatti, il fulcro dell’economia del territorio. Ne abbiamo parlato con Barbara Prandini, titolare, insieme al marito Marco Lugli, di Fa.Ma. Giardinaggio a Cavezzo.
“Realtà come queste esistono ancora, per fortuna, e mi piace pensare che anche Fa.Ma. Giardinaggio sia una di queste. Io e Marco ce la mettiamo tutta perché i clienti possano sentirsi parte della nostra attività. La componente umana naturalmente ha anche i suoi lati negativi, infatti non sempre riusciamo a soddisfare i clienti nelle loro richieste, però per noi è importante il rapporto umano che si viene ad instaurare tra noi e chi entra in negozio per acquistare un prodotto”.
Un’altra caratteristica che spesso accomuna i negozi di vicinato è quella di portare avanti l’attività di generazione in generazione, aumentando in questo modo anche la fidelizzazione dei clienti che sanno di potersi fidare di chi gestisce l’attività:
“La famiglia di mio marito (Marco Lugli) – prosegue, infatti, Barbara Prandini di Fa. Ma. Giardinaggio – è da sempre nel commercio. Ci sono clienti che ancora oggi vengono in negozio e mi riportano esperienze del tipo: “Da Francesco e Maria ho comprato il mio primo frigorifero”, oppure “Quante calze ho comprato da tua nonna Maria!”. Francesco e Maria, Irio e Fanny, Marco e Barbara sono i nomi di chi ha lavorato nell’attività e ci lavora tuttora e ci piace pensare che per i clienti siano stati e siano adesso nomi di persone con cui si possono scambiare due battute, si può fare una risata, si può parlare di attualità, di calcio, della famiglia. Questo, per noi, è il negozio di vicinato: una realtà da preservare. Il clic di invio ordine fatto da pc non potrà mai avvicinarsi a tutto questo” conclude Barbara Prandini.