(Adnkronos) – Le recenti inondazioni di Valencia e dell’Emilia-Romagna sono una chiara testimonianza di una crisi climatica che rende sempre più urgente la necessità di sanitari preparati alle emergenze. Consulcesi Club, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sugli tsunami, che si celebra oggi, 5 novembre, ribadisce il ruolo cruciale della formazione per gli operatori in situazioni estreme, dove ogni minuto conta e un intervento preparato può fare la differenza tra la vita e la morte. Anche se è un’emergenza forse poco conosciuta nel nostro Paese, visto che gli tsunami sono tipici di altre regioni del mondo, il cambiamento climatico e gli avvenimenti nefasti che si stanno accumulando in Italia e in Europa ci fanno comprendere come il mondo sia cambiato e anche noi, che sembravamo al riparo da certi tipi di eventi, dobbiamo essere pronti e in grado di fronteggiarli. In primi, ovviamente, gli operatori sanitari. In questo scenario, la necessità di personale sanitario costantemente aggiornato e formato diventa cruciale, non solo nelle tecniche di primo soccorso, ma anche nella gestione delle situazioni di stress e del rischio, per intervenire con tempestività ed efficacia anche in contesti operativi molto difficili. Per supportarli in questo percorso di crescita professionale, Consulcesi Club mette a disposizione degli operatori sanitari diversi corsi formativi incentrati proprio sugli eventi catastrofici ed emergenziali.  Nel dettaglio, i corsi interessano: Medicina dei disastri e gestione delle emergenze sanitarie (7,5 crediti Eecm), progettato per preparare gli operatori sanitari a gestire situazioni di emergenza complesse con l'obiettivo di ripristinare rapidamente la normalità e ridurre il numero delle vittime. Attraverso video-lezioni e materiali di approfondimento, i partecipanti acquisiranno competenze pratiche e strategie basate su best practice per affrontare disastri, anche in contesti con risorse limitate. Il corso, supervisionato d Andrea Andreucci, presidente della Società italiana degli infermieri di emergenza territoriale (Siiet), include un test finale ed è focalizzato sull’innovazione e gestione in ambito sanitario; Emergency Assistance in Severe Terrains: le scelte giuste in emergenza estrema (15 crediti Ecm), per la formazione specifica per il soccorso in ambienti difficili, con approfondimenti sui dispositivi di immobilizzazione, tecniche ‘Stop the bleed’, e nuovi presidi introdotti dal conflitto in Ucraina.  Si trattano tecniche di gestione delle vie aeree e approcci farmacologici adattati alla scarsità di risorse in contesti remoti. Vengono anche esplorati temi come la sicurezza dell'operatore, il Crew Resource Management e le abilità non tecniche. Inoltre, il corso include cenni sul soccorso in valanga, la gestione di pazienti ipotermici e l’uso di mezzi ad ala rotante. Il corso è strutturato in video-lezioni con materiali di approfondimento e un test finale, ed è guidato dai responsabili scientifici Andrea Andreucci e Marco Servetti, rispettivamente infermiere di emergenza-urgenza e tecnico di emergenza territoriale. Un altro corso, ‘Il ruolo del Peimaf nelle maxiemergenze’ (6 crediti Ecm), il cui responsabile scientifico è Muzio Stornelli, infermiere, formatore e consulente sanitario legale-forense, si concentra sulla medicina d'urgenza nelle catastrofi, ispirata a eventi come l'11 settembre e altri tragici disastri, e sulla gestione del Peimaf (Piano di emergenza interno per il massiccio afflusso di feriti). Questo piano, redatto dalle Regioni, è essenziale per coordinare le risorse e rispondere rapidamente in situazioni di emergenza per salvare il maggior numero di vite e garantire la sicurezza del personale. Il Peimaf si articola in 4 fasi – allarme, attivazione, soccorso, cessato allarme – per trasformare il caos iniziale in un’organizzazione efficiente. Al termine del corso, i partecipanti saranno in grado di pianificare e gestire operazioni di soccorso nelle maxiemergenze, applicando il Peimaf per ridurre confusione e tempi di intervento.  Infine è previsto anche un corso su ‘Soccorso in mare: gestione efficace e in sicurezza delle emergenze’ (4,5 crediti Ecm) che prepara i professionisti a intervenire in contesti caratterizzati da rischi elevati e condizioni logistiche difficili. Si focalizza sia sulle competenze tecniche sanitarie (algoritmi terapeutici e procedure di trattamento) sia sulle competenze non tecniche (gestione dello stress e delle abilità psicologiche necessarie per affrontare situazioni ad alto carico emotivo). I partecipanti apprenderanno l’organizzazione e la gestione dei sistemi di soccorso in mare, incluse le operazioni di soccorso a migranti e i sistemi di accoglienza a terra, oltre a tecniche di supporto psicologico. Il responsabile scientifico del corso, anche questo con lezioni multimediali e un test finale, è Andrea Andreucci. Questi corsi fanno parte dell’offerta formativa che Consulcesi Club dedica ai professionisti sanitari da anni con una vasta gamma di corsi Fad multimediali e interattivi, pensati per supportare la crescita professionale dei sanitari, con oltre 300 corsi, webinar ed eBook che coprono più di 1.800 crediti Ecm in ambiti come management, medicina, sicurezza e aspetti legali. Accessibile da qualsiasi dispositivo digitale, la piattaforma include strumenti innovativi come film formativi e videoclip educativi. Oltre alla formazione, Consulcesi Club offre numerose risorse essenziali per la pratica quotidiana attraverso podcast, video, infografiche e articoli personalizzati. Il Club mette a disposizione anche un network di avvocati specializzati per il supporto legale, un assistente personale dedicato e consulenze assicurative. Inoltre, favorisce il networking tra colleghi grazie all'Elenco professionisti sanitari, che facilita collaborazioni e connessioni tra i membri del settore sanitario. Per ulteriori dettagli sul corso e sulle modalità di iscrizione, è possibile visitare il sito di Consulcesi Club. —salute/sanitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)