Spegne 60 candeline la Lapam, l’associazione tra artigiani e piccoli imprenditori modenesi.
Ad aprire le celebrazioni per l’importante traguardo una celebrazione eucaristica officiata da Don Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola.
“Giuseppe, uomo pratico, ha seguito un sogno e ha così protetto Gesù e Maria. In fondo tutti gli artigiani hanno un sogno che portano avanti col loro lavoro”. Così Don Castellucci ha concluso l’omelia nell’Abbazia di Nonantola.
Particolarmente folta la presenza di associati, funzionari e dipendenti, oltre a dirigenti di altre associazioni, al sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, e a quella di Nonantola,Federica Nannetti: quasi 400 persone hanno partecipato alla celebrazione, presieduta dal vescovo Erio insieme al vescovo emerito di Forlì il sanfeliciano mons. Lino Pizzi, al vicario generale della diocesi di Modena, mons. Giuliano Gazzetti e dal parroco di Nonantola, don Alberto Zironi. Il vescovo Castellucci ha messo al centro la figura di San Giuseppe, uomo giusto per eccellenza, capace di unire alla sua praticità la capacità di fidarsi di Dio e, appunto, di sognare.
Lapam, che ha voluto omaggiare il vescovo di un volume sul Duomo di Modena, ha poi proseguito con un convegno che ha visto la partecipazione del segretario generale, Carlo Alberto Rossi, dello storico dell’arte Iacopo Cassigoli (che ha inquadrato il tema del lavoro nel medioevo attraverso l’iconografia), di Gianfranco Ragonesi presidente della fondazione Ceto Medio (che ha fatto una sorta di ‘storia dell’artigianato’ in Italia) e del vicario generale della diocesi, mons. Giuliano Gazzetti che si è soffermato sul motto dei benedettini ‘ora et labora’ attualizzandolo. Le conclusioni sono state tratte dal presidente generale Gilberto Luppi che ha anche premiato dieci imprese storiche di Nonantola, associate da almeno 40 anni a Lapam.
Ecco le aziende premiate: Fratelli Celardo, Grafiche 4 Esse, Leonardi Ermanno snc, Zoboli Dimma, Zoboli Maurizio, Truppa Gaetano, Garage 2000, Cavazza Giliano e Fregni Serse.