(Adnkronos) – Dopo essere arrivata a settembre a una quota del 2,65% del mercato italiano, MG punta ancora più in alto "e dalle 40 mila unità con cui pensiamo di chiudere il 2024, per il prossimo anno puntiamo a rafforzare la nostra crescita arrivando a quota 50 mila, grazie anche a una MG3 benzina che diventerà l'entry level della nostra gamma". Sono ambiziosi gli obiettivi presentati da Andrea Bartolomeo, Country Manager MG Motor Italy, brand del gruppo Saic, che in pochi anni ha resuscitato con successo un marchio storico, grazie a una proposta attenta a combinare qualità e accessibilità. Le versioni termiche proposte per Suv accessoriati con listini 'popolari' hanno coperto – spiega il manager – l'80% delle immatricolazioni fino ad oggi e rimarranno forti anche in futuro: "la Zs attuale, sarà ribattezzata Classica e diventerà Gpl, mentre la nuova ZS sarà full hybrid e benzina" spiega.  Ma per Mg "anche il plug-in è molto importante" spiega Bartolomeo ricordando come il marchio "ha appena lanciato un modello, la HS PHEV, che abbiamo rinominato 'l'ibrido nell'ibrido'. Infatti questa plug-in offre più di 100 km di autonomia in elettrico e ha una batteria ricaricabile gestita da un sistema full hybrid. Il tutto con 1000 km di autonomia totale, un serbatoio grande, emissioni di appena 14 grammi per km e consumi bassissimi".  A favorire la crescita 2024 un contributo – ammette – è arrivato "dagli incentivi che ci hanno permesso sull'elettrico un enorme salto che ci ha sorpreso: i fondi sono finiti subito ma pochissimi nostri clienti sono rimasti fuori e abbiamo fatto il possibile per coprire l'incentivo". Per l'elettrico, ora l'incognita si chiama dazi: "Sicuramente non siamo contenti" delle misure varate dall'Ue, osserva, "il gruppo Saic ha fatto di tutto per modificare l'approccio sui dazi, e a oggi non ci siamo riusciti. Ovviamente per noi sono penalizzanti, in maniera importante. Per fortuna i nostri modelli full electric hanno un peso inferiore al 10% delle vendite: non dovrebbero essere intaccati i volumi e possiamo pensare di coprire con i profitti delle altre car line".  "Di sicuro – spiega il manager – cercheremo di non aumentare i prezzi o aumentarli il meno possibile". Infatti in questa fase "che per noi è di espansione – spiega – diamo ancora più importanza ai volumi rispetto alla redditività pura. Con il tempo cambierà leggermente il posizionamento di prezzo ma cercheremo sempre di mantenerci più convenienti" rispetto alla concorrenza. Gli strumenti per raggiungere gli obiettivi sono nel segno di una grande attenzione al cliente, non solo per il prezzo: si va dalla rete ("Chiuderemo l'anno con 140 punti vendita e 70 concessionari") ai tempi di attesa ragionevoli ("sono sui 30-45 giorni, abbiamo uno stock in Italia di 8 mila vetture 'rolling' ") passando per il post vendita ("da giugno possiamo contare su un magazzino che permette al concessionario di avere i ricambi in 24 ore, quindi abbiamo eliminato il timore di lasciare insoddisfatto il cliente").  E' un mercato difficile, ammette Bartolomeo, commentando gli scenari di una 'invasione' di brand asiatici: "Il fatto è che i costruttori europei lasciano insoddisfatta una grande fetta di clientela, e questo è un bacino al quale il mercato deve comunque rispondere. Nei prossimi anni arriveranno nuovi marchi, ma sono convinto che alla fine i brand cinesi che rimarranno in Europa non saranno più di 2 o 3. E ovviamente spero che MG sia fra questi". —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)